Bonifacio VIII: lo principe d’i novi Farisei
									
 Benedetto Caetani (Anagni, 1235 ca.  Roma, 1303) viene eletto papa, assumendo il nome di Bonifacio VIII, nel conclave riunitosi a Napoli nel 1294, in seguito all’abdicazione di Celestino V. Il suo papato si caratterizza fin da subito per l’orientamento spiccatamente filo-angioino e per la forte impronta teocratica, volta ad affermare l’assoluta supremazia del potere ecclesiastico. Coerente con tale impostazione generale fu non solo l’indizione nel 1300 del primo Giubileo, ma anche il suo intervento nella vita politica fiorentina, dove, grazie all’alleanza con i Guelfi Neri, riuscì ad esercitare una certa influenza sul governo della città, fino ad introdurvi, nel novembre del 1301, in qualità di paciere, Carlo di Valois, fratello del re di Francia. Appoggiati da quest’ultimo, i Neri si impongono sui Bianchi, li condannano in contumacia e, in molti casi, li costringono all’esilio. Dante che, insieme con altri due ambasciatori fiorentini, nell’ottobre del 1301 si trovava a Roma per dissuadere il papa dai suoi propositi di ingerenza nella vita politica di Firenze, forse trattenuto dallo stesso pontefice, fu vittima eccellente di tale condanna.
									Nell’opera dantesca la figura del pontefice è perciò una sorta di ombra sinistra, cui di continuo si allude. Al tempo in cui si svolge il viaggio raccontato nella Commedia, Bonifacio non è ancora morto, ma tutto l’inferno lo attende, poiché non ha esitato a “tòrre a ’nganno / la bella donna [scil. la Chiesa], e poi di farne strazio” (Inf., XIX 57-58). Sottoposto ad una sorta di dannazione preventiva, il “gran prete” (Inf., XXVII 70) viene collocato da Dante, indirettamente, prima ancora di morire, tra i peccatori di simonia, anche se il suo nome riecheggia per tutti i cerchi infernali. Nell’ottica dantesca la sua condotta astuta, sleale e spregiudicata, che lo identifica con “lo principe d’i novi Farisei” (ivi, 85), costituisce la causa principale della crisi sociale, spirituale e politica in cui versa l’intera penisola italiana tra XIII e XIV secolo.
								
