|
 |
Home Page >
Percorso testuale > Traduzioni > Esperimento di traduzione dell’Iliade
Esperimento di traduzione dell’Iliade
Pubblicato a Brescia nel 1807 presso Niccolò Bettoni, lo stesso editore del carme Dei sepolcri, l’Esperimento di traduzione dell’Iliade consta di una dedica a Vincenzo Monti, di un Intendimento del traduttore, della versione foscoliana del canto primo dell’Iliade con a fronte la traduzione in prosa di Melchiorre Cesarotti, della traduzione di Monti sempre del canto primo e di alcune Considerazioni su specifici problemi scritte dai tre traduttori.
Il volume metteva a confronto tre ipotesi diverse di traduzione. Cesarotti aveva cercato di risolvere il contrasto tra la fedeltà al testo e il recupero del suo significato più autentico attraverso una duplice versione in prosa e in versi, introducendo però, nella versione poetica, delle soluzioni arbitrarie che allontanavano la versione italiana da quella greca e snaturavano lo spirito omerico. L’altro traduttore, Vincenzo Monti, che Foscolo ammirava come poeta e che considerava in ogni caso l’autore della traduzione più riuscita dell’Iliade, mirava soprattutto ad adattare al gusto contemporaneo del classicismo napoleonico il testo omerico. La proposta più innovativa è quella di Foscolo che lavorò tutta la vita alla traduzione dell’Iliade senza approdare a soluzioni soddisfacenti e lasciando una mole considerevole di frammenti a testimonianza dell’intenso lavoro di ricerca sul testo. Foscolo intendeva trasmettere nel testo tradotto lo spirito autentico della poesia omerica attraverso una traduzione fedele e rispettosa anche dei significati nascosti del testo, ma nello stesso tempo espressa in una lingua armoniosa e elegante. Il problema delle “idee accessorie”, delle espressioni specifiche della lingua originaria veniva risolto da Foscolo con delle note o con delle parziali riscritture che riproponevano però il problema dell’intervento arbitrario del traduttore. Un lavoro quindi destinato a non essere mai concluso, e caratterizzato dalle continue correzioni che, nel corso di tutta la sua vita, Foscolo continuò ad operare sui frammenti omerici tradotti.
 
|
|
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
     |