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Percorso testuale   Home Page > Percorso testuale > Scritti del periodo napoleonico > Orazione a Bonaparte pel Congresso di Lione

Orazione a Bonaparte pel Congresso di Lione

fotografia Il discorso fu scritto tra il dicembre del 1801 e il gennaio del 1802 su incarico del Governo Cisalpino che intendeva rendere omaggio a Bonaparte in occasione dei Comizi di Lione, l’assemblea sollecitata dai governanti francesi e dagli italiani allo scopo di formulare una nuova costituzione per la Repubblica Cisalpina, poi chiamata Italiana. Foscolo aderì solo in parte all’intento encomiastico suggerito dai committenti e affiancò all’elogio di Napoleone una valutazione polemica della condizione della Cisalpina e un appello affinché la nuova legislazione tenesse conto della specificità della situazione italiana e della necessità di un governo autonomo dalla Francia.

Lo scritto è diviso in dieci capitoli; dopo aver denunciato la corruzione e il degrado della Cisalpina, di cui veniva considerato responsabile il Direttorio, incapace di governare e di garantire una costituzione adeguata, Foscolo sviluppava, rivolgendosi direttamente a Bonaparte,  alcune proposte che risentono del dibattito di questi mesi e delle posizioni indipendentiste e radicali dello stesso scrittore espresse in tanti scritti coevi. Innanzitutto Foscolo chiedeva garanzie di autonomia e indipendenza per l’Italia; quindi formulava una serie di richieste relative alla formazione di un esercito nazionale, alla sottoscrizione di un patto con la Chiesa, alla creazione di una legislazione garante della intera popolazione, dell’ordine e della sovranità dello Stato. I rimedi proposti dovevano servire a salvaguardare la stessa reputazione dell’eroe, la cui gloria futura era legata alla efficace soluzione dei problemi italiani. L’encomio di Bonaparte, chiamato Primo, Legislatore, Capitano, Padre, Principe perpetuo ecc. si colloca all’interno di un discorso polemico che colpiva soprattutto il governo della Cisalpina. L’orazione dovette quindi provocare il risentimento dei membri del governo e, nonostante fosse conclusa nel gennaio del 1802, fu stampata, anonima, solo nel mese di agosto dello stesso anno.

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