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Percorso testuale > Dopo Sant’Anna > Il Tempio in lode di Flavia Peretti Orsini
Il Tempio in lode di Flavia Peretti Orsini
Alla fine del 1591, a Roma, presso Giovanni Martinelli, veniva stampata una cospicua antologia poetica dal titolo: Tempio fabricato da diversi coltissimi, & nobiliss. ingegni, in lode dell’illust.ma & ecc.ma donna Flavia Peretta Orsina, duchessa di Bracciano. Dedicatole da Uranio Fenice. Dietro lo pseudonimo del dedicante si celava il Tasso, appena reduce da un soggiorno mantovano e disposto poco dopo a partire verso Napoli. La cura di un’antologia poetica poco si accorda dunque con i percorsi di un poeta irrequieto ma si spiega con la volontà tassiana di omaggiare, dopo i Gonzaga e i Medici, due delle più potenti famiglie romane: quella di papa Sisto V Peretti, già morto nel 1590, e quella degli Orsini, essendo Flavia Peretti moglie di quel Virginio Orsini cui il Tasso avrebbe dedicato a sua volta un paio di componimenti (si legga Rime, 1489-90). La raccolta del 1591 comprendeva, come di consueto nelle antologie del tempo, nomi di spicco e poeti mediani, provenienti dall’ambiente romano, mentre è ampia la sezione dei versi che rimasero anonimi. Il Tasso stesso inaugurò la raccolta con una serie di madrigali intessuti appunto sulla metafora del tempio, e con la una canzone epitalamica dedicata ai due sposi (Rime, 1466).
 
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