Decameron
Architettura del Centonovelle boccacciano
Una studiata alchimia connette gli elementi costitutivi del Decameron di Giovanni Boccaccio. Il libro raccoglie cento novelle, raccontate in dieci giornate da dieci diversi novellatori, tre uomini e sette donne. Le singole unità novellistiche sono inserite all’interno di una storia portante, incentrata sulle vicende della lieta brigata dei novellatori, dall’incontro dei giovani in Santa Maria Novella, alla decisione di abbandonare Firenze, afflitta dalla peste, per trovare ricovero in campagna.
A questa invenzione narrativa, denominata cornice o, più tecnicamente macrotesto, è affidata la primaria funzione strutturale di svolgere un’azione collante tra le novelle. La descrizione della vita della microsocietà costituita dalla brigata, alternativa nelle regole adottate e nell’organizzazione rispetto a quella storica, si orienta verso la significazione di un messaggio escatologico e palingenetico, che fornisce una chiave di lettura onnicomprensiva per il Decameron. Ogni giornata prevede un preciso rituale, che si conclude con l’intonazione di una ballata, per un totale di dieci inserzioni liriche, che connotano la silloge come prosimetro. Titolo, proemio, introduzione alla IV giornata e conclusioni dell’autore sono depositari di informazioni sulle ragioni del testo, dalle finalità dell’opera al tipo di pubblico individuato come destinatario privilegiato, e rappresentano una ricca sezione definita paratestuale.
La curata impaginazione del codice autografo Hamilton 90, redatto da Boccaccio, ormai anziano, intorno al 1370, evidenzia la struttura interna del Centonovelle. Accorgimenti esornativi, come il ricorso a rubriche e capilettera cromatici, sembrano organizzarsi nella copia autografa in un coerente paratesto grafico, che riesce a enucleare giornate, novelle, ballate e singoli paragrafi della prosa decameroniana. Questi espedienti di natura formale si rivelano altresì preposti a suggerire la modalità di fruizione più congeniale per l’attualizzazione o performance del testo, con ricadute significative sull’interpretazione complessiva dell’opera.

