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Le ultime lettere di Jacopo Ortis: temi principali

fotografia Nella Notizia bibliografica intorno alle Ultime lettere di Jacopo Ortis, che accompagnava l’edizione zurighese, Foscolo aveva individuato nell’amore e nella politica i due motivi principali del romanzo, fin dalla sua prima redazione.

Nel sistema di pensiero di Jacopo, l’amore è, assieme all’arte e alla bellezza, un’idea consolatrice, capace di distogliere l’uomo dalla consapevolezza della negatività della storia e del destino, seppure un’idea illusoria che non modifica la tragica concezione materialistica e meccanicistica dell’esistenza, espressa con particolare veemenza nella lettera inviata da Ventimiglia, il 19-20 febbraio. La passione amorosa si definisce comunque come un’esperienza sacra, che rifugge da limiti e compromessi imposti dalla ragione e dalla società; e per questo il nesso romantico amore-morte e la scelta del suicidio si pongono, in questo sistema di riferimenti intriso di ascendenze letterarie e di modelli eroici, come ineluttabili, l’unico modo per preservare la purezza del sentimento amoroso.

D’altronde la scelta del suicidio è determinata anche dalla volontà di affermare una virtù individuale assoluta che si oppone all’impossibilità di agire nella situazione storico-politica contemporanea attraverso l’estrema denuncia della morte. Ortis estremizzava in senso eroico e fortemente idealizzato la valutazione del patriota Foscolo,deluso per l’evoluzione in senso conservatore e dispotico delle istanze rivoluzionarie del triennio. Nel viaggio attraverso l’Italia, Jacopo matura un atteggiamento sempre più pessimista nei confronti delle possibilità di intervenire in difesa della patria; l’indipendenza dell’Italia, per la quale Foscolo si era battuto, risulta una prospettiva illusoria, sacrificata a interessi personali e dinamiche di potere; nell’incontro a Milano con Parini, raccontato nella lettera del 4 dicembre, la riflessione assume un carattere universale, di denuncia morale di un’impossibile conciliazione tra il letterato e il potere.

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