Alessandro ManzoniManzoni
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percorso biografico   Home Page > Percorso biografico > 1785-1805 > In collegio


In collegio

L’educazione del piccolo Alessandro, lontano dai genitori, fu affidata alle istituzioni religiose. A sei anni, nell’autunno del 1791, entrò nel collegio dei Padri Somaschi di Merate. Di lì fu spostato, nell’aprile del 1796, in un altro collegio somasco, a Lugano: suo padre voleva allontanarlo dalle pericolose idee rivoluzionarie che si stavano diffondendo in Lombardia. Al collegio S. Antonio di Lugano ebbe come educatore il padre Francesco Soave, un pensatore che cercava di coniugare il sensismo di Condillac con la tradizione cristiana, e che rimase una figura cara nei ricordi del Manzoni adulto. Alssandro non fece a tempo, però, a seguire i suoi corsi di filosofia, poiché, in seguito alle disposizioni del governo della repubblica Cisalpina, il padre fu costretto a richiamarlo in patria. Nella primavera del 1798, a 13 anni, entrò nel collegio Longone di Milano, retto dai Padri Barnabiti, dove strinse le prime importanti amicizie: con Luigi Arese, Giambattista Pagani, Federico Confalonieri, Ermes Visconti, e dove incontrò per la prima volta Vincenzo Monti. Le notizie di biografi, gli aneddoti, le informazioni che si ricavano dalle stesse poesie giovanili ci dipingono un adolescente piuttosto irrequieto e ribelle, invaghito di idee libertarie e anticlericali, aperto alle suggestioni del sensismo e del razionalismo. Fra gli episodi di “indisciplinatezza” si ricorda che un giorno il padre ricevette una deplorazione da parte del rettore dei Somaschi perché Alessandro si era tagliato il cordino, in segno di solidarietà con le idee rivoluzionarie. Quando il Manzoni rievocherà, in alcuni versi del carme all’Imbonati gli anni passati nei collegi, e forse con riferimento particolare al Longone e ai preti educatori per guadagno, parlerà con retorico disprezzo di “sozzo ovile” e di “mercenario armento”. A sedici anni, nel 1801, Alessandro tornò in casa del padre, in quell’atmosfera triste e malinconica dalla quale la madre era fuggita.       

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