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Percorso testuale > Dopo Sant’Anna > Il Rogo amoroso
Il Rogo amoroso
Il Rogo amoroso è un «picciolo poema pastorale» cui il Tasso attese tra il 1588 e il 1590, su richiesta di Fabio Orsini, suo protettore negli ultimi anni e dedicatario della Risposta di Roma a Plutarco. Il componimento è dedicato alla morte di Corinna, amata dallo stesso Orsini, e il rogo rappresenta la liberazione dell’anima dal peso della dimensione terrena; di contro alla luce divina, alla felicità ultraterrena raggiunta dalla donna, per Aminta (qui da identificare appunto con l’Orsini) non rimane che un disperato lamento dalle tonalità leopardiane: «Cade e risorge l’amorosa stella; tu cadesti, Corinna, ahi duro caso, per non risorger mai» (vv. 562-564 dall’ed. a cura di F. Gavazzeni, in «Studi tassiani», XI, 1961, 49-103). In questi passaggi, e nel coro finale delle Muse, tutto scandito sul motivo delle lacrime, si intende come anche una poesia d’occasione nella sua origine finisse per assumere i toni profondamente sofferti che sarebbero stati del Mondo creato, mentre il gioco dei travestimenti pastorali rende evidentissima la distanza dalla stagione felice durante la quale era maturata l’Aminta.
 
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