Rinaldo Ariosto

Cugino del poeta, è legato a lui da grande affetto da quando, nel 1489, Niccolò Ariosto si trasferisce con la famiglia a Modena e l’adolescente Ludovico, dopo una breve permanenza modenese, rimane probabilmente affidato alle cure degli zii a Ferrara. In questa fase la compagnia del ricco e gaudente cugino allieta il giovane Ludovico e lo distoglie dagli studi giuridici. Rinaldo compare tra i servitori di Ercole I d’Este , fino al 1505, ossia fino alla morte del duca, insieme ad altri esponenti degli Ariosti come lo zio Francesco e il lontano parente Antonio. E’ in rapporti di confidenza con la marchesa Isabella d’Este Gonzaga, come risulta da alcune lettere, a tal punto che quando costei mette al mondo, nel gennaio del 1507, il figlio Ferrante, futuro vicerè di Sicilia, la Corte estense invia lui e Ludovico come messaggeri. Di sicuro Ludovico è insieme al cugino Rinaldo, nel febbraio del 1507, quando rientra dalla prima ambasceria a Mantova presso la marchesa Isabella. Rinaldo ricopre numerose cariche come il capitanato di Reggio nel 1505-1506, il commissariato della Garfagnana nel 1507-1509 e i commissariati di Montagnana nel 1510 e della Romagna nel biennio 1514-1516. Ricopre infine il prestigioso incarico di ambasciatore estense presso i Medici nel 1518. Si sposa tre volte: la prima volta con Bianca di Lando, la seconda con Creusa Strozzi e la terza con Contarina Farnese, quest’ultima particolarmente prodiga nelle spese. Dalla prima moglie ha due figlie, Lucrezia e Costanza, dalla seconda ha la sola Bianca, dalla terza non ha alcun figlio. Dopo anni di malattia muore per mal francese il 7 luglio 1519 nella casa di Santa Maria di Bocche in Ferrara, senza lasciare figli maschi legittimi. La questione della cospicua eredità di Rinaldo Ariosto è fonte di enormi tormenti per Ludovico, che è costretto a continui litigi ed amarezze ed una serie interminabile di processi protratti nel tempo.