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percorso biografico   Home Page > Percorso biografico > I tempi della storia > Il papato di Giulio II

Il papato di Giulio II

fotografia Il papato di Giulio II copre un arco temporale che va dal 1503 al 1513. Giuliano della Rovere, nipote del papa Sisto IV, nasce il Liguria nel 1443 e viene educato presso i francescani. Nel 1471 è creato cardinale, prendendo il titolo di ‘cardinale di San Pietro ai Vincoli’. Con lo zio salito al soglio di Pietro nel 1471, ottiene l’arcivescovato di Avignone, oltre ad altri otto vescovati. In qualità di ambasciatore pontificio è inviato in Francia nel 1480, dove rimane per quattro anni, rivelando notevoli doti politiche. Alla morte di Alessandro VI Borgia, nel 1503, Giuliano appoggia la candidatura del cardinale Todeschini-Piccolomini, che viene eletto papa con il nome di Pio III. Vecchio e malato, il nuovo papa muore un mese dopo l’elezione. Nel conclave successivo Giuliano della Rovere riesce ad imporsi e ad essere eletto rapidamente papa, con il nome di Giulio II, grazie all’appoggio decisivo di Cesare Borgia. Il papato di Giulio II è segnato dal temperamento iracondo del pontefice e da una politica militare particolarmente ambiziosa e aggressiva. Appena eletto papa, blocca le ambizioni territoriali di Cesare Borgia, fa riconciliare le potenti famiglie degli Orsini e dei Colonna, porta dalla sua parte gran parte della nobiltà romana. Successivamente, si contrappone all’egemonia di Venezia, conquistando Perugia e Bologna nel 1506, stringendo un rapporto privilegiato con la Francia e con l’Imperatore. Nel 1508 forma la Lega di Cambrai contro Venezia, unendo in alleanza Luigi XII, l’imperatore Massimiliano I e Ferdinando II d’Aragona. Dopo la battaglia di Agnadello del 1509, devastante per Venezia, Giulio II si sfila dell’alleanza internazionale che aveva contribuito a creare. Nel 1512 entra nella Lega Santa con Ferdinando II d’Aragona e la Repubblica di Venezia, contro la Francia. Sempre nel 1512 convoca il quinto concilio laterano. Muore nel febbraio del 1513 ed è sepolto nella Basilica di San Pietro in Vincoli in Roma. Giulio II dà un contributo importantissimo alle arti rinascimentali, è amico del Bramante, di Raffaello e di Michelangelo. Il soffitto della Cappella Sistina viene dipinto da Michelangelo per suo volere, e sempre Michelangelo scolpisce la statua del Mosè che fa parte del gruppo marmoreo della tomba di Giulio II.

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