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Monaldo Leopardi

fotografia Monaldo, padre di Giacomo, nacque a Recanati nel 1776, e vi morì nel 1847. Sposata Adelaide Antici nel 1797, le cedette nel 1802 l’amministrazione del patrimonio familiare, limitando la propria autorità alla Biblioteca del palazzo, che fu il luogo di formazione del giovane Giacomo.

Fu amante degli studi, e scrisse molte opere, di carattere erudito o polemico o politico: alcune rimasero manoscritte (come gli Annali della città di Recanati, e l’Autobiografia), altre invece furono pubblicate, e non passarono certo inosservate, anzi: la sua opera più nota, i Dialoghetti sulle materie correnti nell’anno 1831 (Nobili, Pesaro 1831), vero e proprio concentrato di idee reazionarie, antidemocratiche e ultra-legittimiste, ebbe un grande successo di pubblico, e fu tradotta in diverse lingue (molti la attribuirono a Giacomo, che pubblicò nell’“Antologia” e nel “Diario di Roma” una smentita; come scrisse al cugino Giuseppe Melchiorri il 15 maggio 1832: “io non ne posso più, propriamente non ne posso più. Non voglio più comparire con questa macchia sul viso, d’aver fatto quell’infame, infamissimo, scelleratissimo libro ... quei sozzi, fanatici dialogacci”). L’altra nota impresa editoriale di Monaldo (nell’occasione coadiuvato da Paolina) fu la redazione del giornale “La Voce della Ragione”, violentemente controrivoluzionario, pubblicato dal 1832 al 1835 e soppresso per ordine della Curia romana.

I rapporti con Giacomo, di cui si conserva testimonianza nell’epistolario, furono profondi ma sofferti, come è inevitabile quando si scontrano, seppur legati da affetto reciproco, due temperamenti e due concezioni della vita diametralmente opposti (uno struggente, spietato atto d’accusa, è nella lettera che Giacomo lasciò a Monaldo in occasione della progettata fuga da Recanati, nel luglio 1819). Non si può al proposito non rilevare il dato autobiografico sotteso al Pensiero II: “Scorri le vite degli uomini illustri ... troverai a gran fatica pochissimi veramente grandi, ai quali non sia mancato il padre nella prima età”.

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