Adelaide Antici
Moglie di Monaldo dal 1797, e madre di Giacomo, Adelaide Antici nacque a Recanati nel 1778 e vi morì nel 1857. A partire dal 1802 fu amministratrice del patrimonio familiare, a seguito dell’interdizione del marito. In tale veste, riuscì a scongiurare la rovina economica della casa; ma a prezzo di una inflessibile severità e di una totale freddezza di sentimenti. La sua austerità e il suo fanatismo religioso sono delineati da Giacomo in un terribile ritratto consegnato allo Zibaldone (353-5, 25 novembre 1820):
Quanto anche la religion cristiana sia contraria alla natura ... si può vedere da questo esempio. Io ho conosciuto intimamente una madre di famiglia che non era punto superstiziosa, ma saldissima ed esattissima nella credenza cristiana, e negli esercizi della religione. Questa non solamente non compiangeva quei genitori che perdevano i loro figli bambini, ma gl’invidiava intimamente e sinceramente, perchè questi eran volati al paradiso senza pericoli, e avean liberato i genitori dall’incomodo di mantenerli. Trovandosi più volte in pericolo di perdere i suoi figli nella stessa età, non pregava Dio che li facesse morire, perchè la religione non lo permette, ma gioiva cordialmente; e vedendo piangere o affliggersi il marito, si rannicchiava in se stessa, e provava un vero e sensibile dispetto. ... e il giorno della loro morte, se accadeva, era per lei un giorno allegro ed ameno ... Considerava la bellezza come una vera disgrazia, e vedendo i suoi figli brutti o deformi, ne ringraziava Dio, non per eroismo, ma di tutta voglia. Non proccurava in nessun modo di aiutarli a nascondere i loro difetti, anzi pretendeva che in vista di essi, rinunziassero intieramente alla vita nella loro gioventù ... e non lasciava passare anzi cercava studiosamente l’occasione di rinfacciar loro, e far bene loro conoscere i loro difetti, e le conseguenze che ne dovevano aspettare, e persuaderli della loro inevitabile miseria, con una veracità spietata e feroce. Sentiva i cattivi successi de’ suoi figli in questo o simili particolari, con vera consolazione, e si tratteneva di preferenza con loro sopra ciò che aveva sentito in loro disfavore.

