Il Secretum (il titolo completo è
De secreto conflictu curarum mearum) è un dialogo in un proemio e tre libri. Nel proemio la Verità appare in visione a Francesco e si offre di guarirne i mali spirituali, chiamando in soccorso
sant'Agostino. Nel libro I Agostino esorta l'allievo a meditare in continuazione sulla morte incombente. Nel libro II lo esamina intorno ai peccati capitali, con speciale attenzione alla malattia della volontà chiamata accidia. Nel libro III (il più esteso) gli mostra che l'amore per
Laura e l'aspirazione alla gloria, che egli considera i pregi più grandi della sua anima, sono invece le due catene che la legano a terra impedendole di sollevarsi al cielo: per guarire dalla prima deve lasciare
Avignone e non tornarvi mai più; per guarire dalla seconda deve interrompere la stesura di
Africa e
De viris illustribus e dedicarsi a una letteratura moralmente impegnata e non sulla celebrazione di fatti passati. Francesco sembra accettare entrambi i consigli, ma di fatto domanda una proroga alla loro esecuzione.
Modello formale del
Secretum è il dialogo filosofico di ascendenza platonica, che Petrarca vedeva praticato soprattutto da
Cicerone; modello ideologico sono le
Confessiones agostiniane, che gli fornivano l'esempio di una spietata analisi interiore da parte di un convertito che aveva attraversato una lunga fase di traviamento. Il
Secretum è dunque il documento più significativo dell'agostinismo petrarchesco e sotto tale aspetto si pone sulla scia della lettera del
Mont Ventoux (
Familiares IV 1); tuttavia l'Agostino messo in scena da Petrarca non è esattamente sovrapponibile a quello storico, rispetto al quale mostra evidenti venature stoicizzanti (quali l'identificazione del sommo bene nella pratica della virtù, che è premio a sé stessa, e l'idea dell'imperturbabilità del saggio di fronte alle vicende tristi e liete della vita).
L'azione del dialogo è collocabile, in base a dati interni, fra 1342 e 1343, e per molto tempo si è creduto che anche la sua composizione risalisse a questi anni: esso sarebbe il diario in presa diretta di una crisi affrontata da Petrarca alle soglie del quarantesimo anno, dietro sollecitazione di due eventi di segno opposto quali la monacazione del fratello
Gherardo e la nascita della figlia naturale
Francesca. Una più attenta considerazione del suo contenuto e delle testimonianze extratestuali ha invece permesso di abbassare la datazione di alcuni anni (1) : probabilmente il
Secretum attraversò tre stesure (1347, 1349, 1353) e forse una revisione nel 1358, dopo la quale l'autore cessò di occuparsene. In varie epoche durante la vita di Petrarca mostrarono di averne qualche vaga notizia
Giovanni Boccaccio,
Francesco Nelli e
Barbato da Sulmona; tuttavia esso fu pubblicato postumo.
(1) Francisco Rico, Vida u obra de Petrarca, I Lectura del "Secretum", Padova, Antenore, 1974.