Alessandro ManzoniManzoni
Home pagepercorso biograficopercorso testualeCreditienglish version
punto
bordo
Percorso tematico   Home Page > Percorso tematico > Temi del romanzo > L’antiromanzo

L’antiromanzo

fotografia Manzoni scrive il suo romanzo, anzi lo scrive e lo riscrive in varie fasi, seguendo la propria poetica letteraria, che è quella di una rappresentazione della realtà che sia verosimile, e che mescoli fatti storici e invenzione fantastica in misura attendibile e credibile. Il lettore del suo romanzo (storico, come quelli di Scott) dovrebbe illudersi che la vicenda dei due promessi sposi e i loro rapporti con la storia contemporanea siano “veri” e dovrebbe essere pienamente coinvolto nei loro casi. Eppure l’autore dei Promessi Sposi attua una strategia raffinata di disinganno e di “spiazzamento” nei confronti del lettore, a cominciare dall’artificio del manoscritto ritrovato, che crea un doppio narratore e quindi una doppia fonte di “verità”. Fra le righe del romanzo, genere che illude il lettore, s’insinua la voce dell’antiromanzo (sul modello di Sterne): una voce critica che disillude il lettore, avvertendolo che egli si trova di fronte a una finzione. Questa strategia si attua ad es. quando l’autore viene in primo piano e si mostra al lettore nella sua qualità di “regista” della finzione romanzesca (come nella “notte degli imbrogli”, al cap. VIII). Proprio mentre scrive un romanzo, Manzoni attua anche la critica di questo genere letterario (considerato menzognero già nella Lettre allo Chauvet). E ne critica, in particolare, la falsità del “lieto fine”, sua caratteristica tradizionale. Per questo, fra le novità della riscrittura dell’opera, c’è l’aggiunta alla “prima minuta” di due capitoli (XXXVII e XXXVIII) che amplificano di molto il finale del Fermo e Lucia. In essi l’autore da un lato si comporta come un capocomico o un burattinaio che richiama sulla scena i suoi personaggi, mostrandone così al lettore la natura di invenzione fittizia; dall’altro “disturba” il “lieto fine”, informando il lettore di particolari spiacevoli della vita matrimoniale dei protagonisti: come ad esempio la delusione provata dagli abitanti del paesino dove i coniugi vanno a stare, che s’aspettavano una Lucia bellissima (come l’eroina d’un romanzo d’amore), e invece la trovano di modesta bellezza, se non proprio brutta.

on
off
off
off
off
off
off
              indietrostampaInternet Culturale
bordo
Percorso biografico - Percorso testuale - Percorso tematico
Home "Viaggi nel testo" - Dante Alighieri - Francesco Petrarca - Giovanni Boccaccio - Baldassarre Castiglione
Ludovico Ariosto - Torquato Tasso - Ugo Foscolo - Alessandro Manzoni - Giacomo Leopardi

Valid HTML 4.01 Strict        Valid HTML 4.01 Strict