Baldassare CastiglioneCastiglione
Home pagepercorso biograficopercorso testualeCreditienglish version
punto
bordo
Percorso tematico   Home Page > Percorso tematico > Gli antichi e i moderni > La questione della lingua

 La questione della lingua

fotografia Castiglione è convinto che le qualità morali dell’uomo di corte possano e debbano immediatamente riflettersi sul piano della comunicazione; in nome dell’integrità e della rettitudine personali, egli reputa opportuno che ogni individuo plasmi gli strumenti espressivi di cui dispone affinché siano naturale trasposizione della sua interiorità. Ciò è sancito, nel corso del secondo libro del Cortegiano, a proposito dell’abbigliamento. E a maggior ragione vale, secondo quanto riferito nel primo libro dell’opera, per la questione linguistica. Come deve parlare e scrivere il perfetto uomo di corte? La risposta è affidata da Castiglione al personaggio di Ludovico di Canossa, il quale, in antitesi alle tesi arcaizzanti di Federico Fregoso (portavoce del Bembo), espone le idee dell’autore.

Nelle sue scelte linguistiche, in primo luogo, occorre che il cortigiano eviti l’affettazione: eviti cioè di esibire in maniera smaccata l’imitazione di modelli, pur eccelsi, del passato. Nei processi di comunicazione conta, all’opposto, la regola dell’uso, che bandisce l’impiego delle espressioni ormai uscite dalla consuetudine, poiché generano fastidio e disagio. Ne consegue un elogio della evolutività e variabilità della lingua: la perfezione non può essere realizzata compiutamente da alcun modello, sicché a ciascuno, posto il divieto di adoperare soluzioni estranee a quelle invalse nella pratica comune, è consentito di forgiarsi una propria maniera di parlare e di scrivere. Vale per la questione della lingua quanto sancito riflettendo sulla pittura contemporanea: non esiste alcun prototipo immutabile, che, in virtù di una presunta superiorità, debba essere indiscriminatamente imitato.

La lingua è in perpetuo mutamento, e ciò che era perfetto nell’uso degli scrittori antichi non è più tale oggi: il gentiluomo dovrà perciò curare di effettuare le sue scelte non tra le pagine dei grandi autori del passato, come – sulla base delle idee del Bembo – viene sostenuto da Federico Fregoso, ma all’interno del materiale linguistico vivo, operante nella consuetudine dei parlanti. La lingua, inoltre, è permeabile ed elastica, e Castiglione, da questo punto di vista, ritiene illogico ogni irrigidimento: se essa deve essere congruente al mondo interiore di chi l’adopera, occorre promuovere il rispetto delle disposizioni stilistiche individuali.

on
off
off
off
off
off
off
off
off
off
              indietrostampaInternet Culturale
bordo
Percorso biografico - Percorso testuale - Percorso tematico
Home "Viaggi nel testo" - Dante Alighieri - Francesco Petrarca - Giovanni Boccaccio - Baldassarre Castiglione
Ludovico Ariosto - Torquato Tasso - Ugo Foscolo - Alessandro Manzoni - Giacomo Leopardi

Valid HTML 4.01 Strict        Valid HTML 4.01 Strict