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Percorso biografico > Gli studi e gli esordi letterari > Padova
Padova
Ad un giovane promettente e precoce, sebbene in una condizione economica precaria, Bernardo decise di garantire una formazione “sicura” quale quella offerta da studi giuridici all’Università di Padova. Torquato si stabilì nella città veneta nell’autunno del 1560, ma dopo il primo anno di corsi, maturando in lui una vocazione letteraria di valore, che fruttava le ottave del Gierusalemme prima e poi del Rinaldo, ottenne dal padre di passare agli studi letterari. Prese così a frequentare i corsi di filosofia di Francesco Piccolomini e quelli di eloquenza di Carlo Sigonio, autore quest’ultimo di un De dialogo liber importante per il Tasso che avrebbe in seguito ripetutamente composto dialoghi filosofici. A completare la formazione accademica, e a proiettare il giovane nel vivo del dibattito letterario di medio Cinquecento, si aggiunsero le discussioni in casa di Sperone Speroni, che a lungo rappresentò una guida per il Tasso impegnato contemporaneamente negli esordi poetici e nel muovere i primi passi nei dibattiti di poetica. In questo contesto e ancora nel corso della prima stagione padovana maturarono, fondamentali per la successiva stesura delLa Gerusalemme liberata, i I discorsi dell’arte poetica. Dopo un periodo trascorso a Bologna, Tasso tornò a Padova nel gennaio 1564, entrando subito, per invito di Scipione Gonzaga, a far parte dell’Accademia degli Eterei. Senza conseguire la laurea, ma con alle spalle un curriculum letterario di riguardo ed un apprendistato oramai compiuto, Tasso lasciò Padova per Ferrara nell’ottobre 1565, diretto alla corte di Luigi d’Este.
 
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