Rimembranza
Il tema della rimembranza è centrale in Leopardi: nel suo pensiero, nella sua vita (scrive alla sorella il 25 febbraio 1828: “ho qui in Pisa una certa strada deliziosa, che io chiamo Via delle rimembranze: là vo a passeggiare quando voglio sognare a occhi aperti. Vi assicuro che in materia d’immaginazioni, mi pare di esser tornato al mio buon tempo antico”), e naturalmente nella sua opera: alla “rimembranza” del proprio passato Leopardi dedicò ad esempio alcuni Canti, tra i più struggenti: Alla luna (“O graziosa luna, io mi rammento...”), A Silvia (“Silvia, rimembri ancora ...”) e Le ricordanze.
Nello Zibaldone il tema è connesso alla gioventù e alla poesia:
Rimembranza leopardiana della fanciullezza al suono dell’orologio della torre [36] per gli antichi, i morti provavano continua rimembranza della vita [116] il piacere che deriva dalle storie e leggende greche e romane deriva dalla consuetudine che con esse avevamo nella fanciullezza, e dalla rimembranza di questa che quelle ci provocano [191-2, 2645-8, 3771, 4449-50, 4483] le immagini e sensazioni indefinite che si provano dopo l’infanzia, sono una rimembranza di quelle provate allora [515, 1735, 4513, 4515] è provocata da una sensazione attuale che ne richiama una nota [1455]; anche in poesia [1804-5] “la rimembranza quanto più è lontana, e meno abituale, tanto più innalza, stringe, addolora dolcemente, diletta l’anima” [1860-2] le immagini legate alla fanciullezza, anche se dolorose, sono piacevoli, perché ci ricordano quel periodo [1987-8] qualunque luogo abbia abitato è divenuto caro a Leopardi, perché col tempo ha creato rimembranze [4286-7] “quasi tutti i piaceri dell’immaginazione e del sentimento consistono in rimembranza” [4415, 4495] un oggetto è poetico solo se desta rimembranze [4426] quando viaggiamo alcuni luoghi ci piacciono e ci appaiono sentimentali perché destano rimembranze di altri luoghi già noti [4471] viaggiare è bello perché permette di avere rimembranze di cose lontane non solo nel tempo ma anche nello spazio [4485].

