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Antonio Ranieri

fotografia Antonio Ranieri (Napoli 1806-1888), di origini nobiliari, fu esiliato in Francia, Inghilterra e in Toscana per le sue idee liberali. Fu deputato e senatore, docente all’università di Napoli e scrittore.

Conobbe Leopardi a Firenze nel giugno 1828, e i due divennero praticamente inseparabili dal settembre ’30; dall’ottobre ’31 al marzo ’32 abitarono a Roma, dove Ranieri seguì l’attrice Maddalena Pelzet (mantenendo comunque rapporti epistolari con Fanny Targioni Tozzetti), e dall’ottobre ’33 vissero a Napoli fino alla morte di Leopardi.

Il giudizio degli studiosi di Leopardi su Ranieri è necessariamente diviso: da una parte c’è il biasimo per aver egli pubblicato nel 1880 Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi (Giannini, Napoli), inelegantissima autoapologia nella quale il non più giovane Ranieri, sconvolto per la morte della sorella Paolina, descriveva gli sforzi, le spese, i dolori che i due avrebbero sofferto nell’assistere l’ingrato Leopardi. Dall’altra parte, però, c’è l’ammirazione per i molti meriti che Ranieri si acquistò sia durante la vita di Leopardi, assistendolo fino alla fine, sia soprattutto dopo la morte del poeta: innanzitutto salvando le sue spoglie dalla fossa comune (furono tumulate nella chiesa di San Vitale a Fuorigrotta), ma poi soprattutto conservando i suoi manoscritti e curando i primi due volumi delle sue Opere (contenenti tra l’altro Canti, Operette e Pensieri, e una Notizia intorno agli scritti, alla vita ed ai costumi di Giacomo Leopardi di Ranieri) presso Le Monnier, Firenze 1845 (il terzo volume fu curato da Giordani). In questa circostanza Ranieri dette prova di grande energia, spendendosi affinché l’editore e i censori non tradissero le ultime volontà leopardiane.

E non si può dimenticare il giudizio su Ranieri che lo stesso Leopardi volle lasciarci nel Pensiero IV:

Un mio amico, anzi compagno della mia vita, Antonio Ranieri, giovane che, se vive, e se gli uomini non vengono a capo di rendere inutili i doni ch’egli ha dalla natura, presto sarà significato abbastanza dal solo nome ...

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