titolo Ludovico Ariosto

La formazione intellettuale (1285-1294)

Le modalità e la cronologia del percorso di studi di Dante non sono sufficientemente documentate. Sulla scorta di un passaggio del Convivio, Giorgio Petrocchi ha distinto tre fasi nella sua formazione intellettuale: una retorico-grammaticale, ascrivibile alla fine degli anni ’70 e ai primi anni ’80 del XIII secolo, in cui una sensibile influenza dovette esercitare il magistero di Brunetto Latini; una seconda, filosofico-letteraria, collocabile nel secondo lustro del 1280, che si svolge all’insegna della frequentazione e dell’amicizia con altri rimatori volgari coevi, come Dante da Maiano e gli altri esponenti dello stilnovo tra cui soprattutto Guido Cavalcanti. In questi anni, probabilmente tra la fine del 1286 e gli inizi 1287, si colloca anche il viaggio a Bologna, che favorì i contatti non solo con la produzione lirica di Guido Guinizzelli, ma anche con lo stimolante ambiente culturale gravitante intorno alla prestigiosa università felsinea, di cui però può escludersi una regolare frequentazione. La terza fase, filosofico-teologica, che modifica profondamente la fisionomia intellettuale di Dante, risale agli anni successivi al 1290, nel periodo di crisi, noto come “traviamento”, seguito alla morte di Beatrice. Dante dichiara esplicitamente di essersi dedicato alla lettura di Cicerone e di Boezio e di aver frequentato a Firenze lo studium francescano di Santa Croce e quello domenicano di Santa Maria Novella, dove si studiavano e commentavano Aristotele, Agostino, Tommaso, Alberto Magno.

Nel decennio 1285-1294, in cui secondo la testimonianza di Boccaccio, si colloca anche un viaggio a Parigi, l’impegno di Dante nella vita pubblica fiorentina fu decisamente marginale, se si esclude la sua sicura partecipazione, nel 1289, alle battaglie di Campaldino e di Caprona. A questi anni, segnati anche dalla nascita dei figli, risalgono la composizione di numerose Rime, del Fiore e del Detto d’Amore, nonché della Vita Nuova.


La fede battesimale dell’Ariosto, da M. Catalano, Vita di Ludovico Ariosto ricostruita su nuovi documenti, vol. I, Genève, L. Olschki, 1930-1931, p. 39

Miniatura raffigurante l’albero della sapienza in un codice del volgarizzamento toscano del Tresor di Brunetto Latini. Firenze, Biblioteca Medicea-Laurenziana, Plut. XLII 19, c. 96r

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